“Questa era la musica che avevo in testa nel 1995-1997 ma che non ero in grado di produrre in quel momento” afferma Taciturne.
In realtà questa sua ultima uscita su vinile arriva dopo ben 24 anni!
Sicuramente è valsa la pena attendere.
The Last Vigil EP è hardcore virata speedcore con una forte componente emozionale. Sembra molto più un disco per la contemplazione e l’introspezione che la classica gabber da dancefloor.
Il che non significa che le tracce non siano ultra-pesanti e brutali, perché lo sono assolutamente!
Può essere paragonato ad alcuni brani precedenti come “Praxis Dr. Fischer” dalla compilation Otaku. Ma è una versione molto più progredita e migliorata.
Si può sentire anche tanta influenza proveniente dall’hardcore francese, specialmente dalla flashcore.
Per quanto riguarda i kick, nel range 306-340 BPM, sono accorciati, quindi senza molta coda rispetto alle tracce speedcore-noize tradizionali di altri produttori.
Opera molto cupa, da tormento interiore, con una certa sensazione nichilista ma non disfattista, né inquietante fine a se stessa; più simile ad incubi ossessionanti e febbrili che lasciano tanto una sensazione di vuoto, quanto nel contempo la possibilità di intravedere uno spiraglio di salvezza.
I fan di vecchia data di Taciturne, acquisteranno questo nuovo disco a scatola chiusa. Chi invece non lo conoscesse ancora, farebbe sicuramente meglio a lasciarsi coinvolgere!
Questo è nuovamente lui all’ennesima potenza.
Low Entropy aka Sönke Moehl