Darkish presentano “Do I dare disturb the universe”

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Per la terza release del duo Darkish (la prima in cassetta), vengono proposte tre tracce retro-futuristiche ispirate alle colonne sonore dei Tangerine Dream e John Carpenter, ai film sci-fi oscuri anni ‘80 ed alle serie tv come V Visitors e Miami Vice, composte in condizioni di scarsità di mezzi in uno squat di Berlino e processate nel corso degli anni, mantenendo tuttavia l’originaria struttura incompiuta. A far da contrappunto al loro mood la rivisitazione in chiave Detroit di Prelude To The Stars, con il remix del pioniere della techno olandese Orlando Voorn. I titoli dei brani sono ispirati da un verso di The Love Song of J. Alfred Prufrock di T.S. Eliot.

Le produzioni derivano dall’incontro tra due paradigmi opposti: da un lato la profonda vena idiosincratica e nostalgica di Alessandro Del Vigna, dall’altro l’apertura verso tutti i generi e modalità compositive di Matteo Pupa. Il forte dialogo tra i due ha generato nel corso degli anni questo pugno di uscite dallo stile minimal, dai toni apparentemente freddi, composte per sottrazione e quasi esclusivamente strumentale.
L’eccezione alla regola è data dagli inserimenti improvvisi di vocals pescati da film oscuri o della voce stessa di Alessandro, come nel caso della traccia d’apertura Prelude To The Stars, punta di un iceberg di una produzione più ampia, con una miriade di demo che non hanno mai visto la luce, spesso perduti ovvero sepolti in vari hard disk mai recuperati.
Nella bolla berlinese fatta di locali fumosi (come quelli che si possono vedere in certi lungometraggi cult americani) dove Alessandro metteva vinili anche fino alle 7 del mattino e di negozi di dischi ad alta fedeltà, teatri di infinite discussioni su band come Can, D.A.F e Cabaret Voltaire, si pongono le fondamenta per il progetto Darkish. Il duo  abitualmente si  incontrava per fare musica insieme, improvvisando di volta in volta lo studio mobile nelle varie stanze che Alessandro si trovava a cambiare.
Era l’ultimo periodo di “resistenza” della capitale, appena prima che il processo di gentrificazione si potesse considerare compiuto. Cessato il tutto, Alessandro si è ritrovato in tutt’altro contesto a Milano, dove negli ambienti intellettuali e artistici si dice che l’ascolto sia quasi esclusivamente costituito da musica pop. Scoraggiati dalla mancanza di feedback anche dal loro seguito, non smettono comunque di lavorare sui loro progetti collaborando con grandi professionisti del settore del calibro di Virgo Four, Gari Romalis e dello stesso Orlando Voorn, che nel tempo hanno dato loro fiducia.

Ottengono così la prima uscita in vinile che passa ad esempio nelle mani di Kosta Athanassiadis aka XDB; Jeff Mills riceve invece il secondo lavoro, Perpetuate Landscape del 2016, concepito come opera d’arte, non messo in commercio, prodotto da Dolomiti Contemporanee e Radio Borcia, e co-firmato con il leggendario duo di Chicago Virgo Four.
Un altro aiuto nel corso degli anni è giunto dalla nota Dj Simona Faraone sempre a disposizione per far emergere le nuove leve.
Alla terza uscita Darkish, il duo annovera collaborazioni con alcuni mostri sacri della musica elettronica internazionale. Il vinile d’esordio già citato No Self del 2015, è stato remixato da Gari Romalis, storico produttore di Detroit. Da segnalare anche il remix esclusivo di Prelude To The Stars di Orlando Voorn, ponte olandese tra techno europea ed americana dei primi anni 90. In via di definizione con quest’ultimo, un concept ad hoc sulla musica per i film.
Ancora giovanissimi i nostri hanno iniziato a lavorare nel cinema, in maniera parallela e fino ad ora indipendente. Matteo ha lavorato con Federico De Robertis su alcune delle colonne sonore degli ultimi film di Gabriele Salvatores. Alessandro è produttore esecutivo di Siberia di Abel Ferrara, con Willem Dafoe, presentato in concorso all’ultima Berlinale.
Dalla musica alle pellicole quindi, anche per quanto concerne il percorso biografico. Alessandro ci racconta come la scoperta in un negozio di dischi a Berlino del LP della soundtrack dei Tangerine Dream di Sorcerer di William Friedkin sia sta rivelatoria in questo senso. Ha avuto la possibilità di discutere della scelta dei krautrockers con il regista stesso, il quale gli ha raccontato come non avessero preventivamente visto le scene su cui inserire la musica, ma siano partiti dalle impressioni generate dalla lettura della sceneggiatura. Allo stesso modo Matteo si è trovato in analoga situazione. Mentre compongono i due elaborano sempre delle immagini. Che siano reference visive o mentali, il loro intento è di cogliere la loro atmosfera, il colore e quella tinta (come direbbe Brian Eno) partendo da esperienze vissute in prima persona o ancora latenti.

DISCOGRAFIA:

NO SELF (12”) (2015)
Sempiternal Records. Con remix di Gari Romalis. Distribuito da Oye Records

PERPETUATE LANDSCAPES – DARKISH & VIRGO FOUR (12”) (2016)
Edizione speciale (non in commercio) concepita come opera d’arte, nel contesto della residenza d’artista all’ex Villaggio Eni Borca di Cadore, in collaborazione con il duo di Chicago Virgo Four. Prodotto da Dolomiti Contemporanee e Progetto Borca.

DO I DARE DISTURB THE UNIVERSE (CASSETTE + DIGITAL) (2020)
DJ’s Techno Conference & Sempiternal Records. Con remix di Orlando Voorn.

BIOGRAFIA:

Alessandro Del Vigna (1993), in arte Alexander Darkish, è un produttore cinematografico e DJ. Con Matteo Pupa ha fondato il duo Darkish. Nel 2016 ha curato la performance visivo-sonora Deprive Depraved Images alla Fondazione Bevilacqua La Masa di Venezia, assieme a G. Olmo Stuppia e Marco Barotti, presentando un dj-set composto da colonne sonore di film erotici e porno. Durante una residenza artistica presso Dolomiti Contemporanee, ha concepito il vinile-opera Perpetuate Landscapes, assieme ai Virgo Four. E’ tra i produttori esecutivi di Siberia di Abel Ferrara, con Willem Dafoe, in competizione all’ultimo festival di Berlino. Vive a Milano.

Matteo Pupa (1993) è un ingegnere del suono, producer e compositore di colonne sonore. Ha all’attivo diverse collaborazioni in ambito musicale. Con Alessandro Del Vigna ha fondato il duo Darkish. Assieme a Federico De Robertis è uno dei compositori della soundtrack de Il Ragazzo Invisibile 2 e Fuori era primavera – Viaggio nell’Italia del Lockdown di Gabriele Salvatores. Vive a Lucca.

Articolo redazionale