Andrea Cazzani: In uno degli sport più in voga di questi tempi, il recupero di musiche del passato (dovuto probabilmente al fatto che delle musiche del presente sono rilevanti solo i brand di scarpe indossati dagli autori, o i loro litigi su twitter, o le loro mirabolanti tecniche di autopromozione, cose mai viste prima), un posto significativo lo occupa la library music. Confinati quasi esclusivamente fra Francia, Gran Bretagna e Italia, questi musicisti (di solito infaticabili compositori di colonne sonore e musica sperimentale), spesso occultati da pseudonimi, pubblicavano delle raccolte di musica già pronta per gli scopi più vari, dal documentario sull’industrializzazione, al servizio giornalistico di ambientazione esotica, al sottofondo per una notte di passione. Questi album sono un vero tesoro per chi si occupa di campionamenti: ecco una piccola selezione di library music italiana del periodo d’oro (1970/79).
Egisto Macchi – Chanson de la nuit
Armando Sciascia – Occhi nella notte
Francesco Cabiati – Pericolo dal cielo
Piero Umiliani – Nel villaggio
Oronzo De Filippi – Chimica industriale
Zalla – Produzione
Farlocco – Forza motrice