Seven Trax One Week: Glitch, vita e morte di una tekne divenuta koinè

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Trystero Theorem: Per quasi un ventennio è sembrato davvero possibile che l’errore, il difetto, l’anomalia di un sistema sarebbe potuto diventare esso stesso simbolo di un nuovo sistema artistico. Il glitch, con la forza e l’arroganza assimilabile per certi versi ad un movimento neo-futurista, (ma che correva nella direzione opposta all’inseguimento del progresso tecnico) sembrava essere l’unica via di fuga verso un nuovo universo sonoro e musicale che però non si affermava come nuovo “genere” ma come nuovo processo, un insieme di nuove tecniche basate sull’esaltazione dell’errore da applicare di volta in volta ai diversi stili musicali, il la techno, l’IDM, il funky, il dub, l’house e così via, insomma una tekne che finisce per divenire linguaggio comune di una koinè.
Inoltre l’elettronica con il glitch è arrivata ad ottenere il giusto statuto per entrare definitivamente nel mondo teorico accademico, elevata a processo culturale capace di spiegare confermare categorie del pensiero filosofico Deleuziano-Guattariano come il “Rizoma”, la contrapposizione “Liscio/Striato” e la “Differenza e Ripetizione “ (non a caso una delle storiche che inizierà a produrre dischi glitch sarà la Mille Plateaux).
Oggi, nel 2016 la glitch music sembra aver terminato la sua corsa, sembra aver esaurito completamente la sua carica innovativa e rivoluzionaria (e, probabilmente…era ora!).

Ripercorriamo con sette tracce qualche picco della sua storia:

Oval – Aero Deck (Mille Plateaux)

Komet – Gate (Raster Noton)

Jan Jelinek – Tendency (Faitiche)

Resina – Lenticchie (Mousiké Lab)

Mokira – Kind (Raster Noton)

Senking – V8 (Raster Noton)

Pole – Raum (Scape)

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