Abdulla Rashim “Unanimity” (Northern Electronics)

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Difficile procurarsi un’abbondante biografia su Abdulla Rashim, cercando in rete si può a mala pena scoprire che dietro questo moniker orientaleggiante si cela un produttore svedese, arrivato al successo con un sound oscuro e trascinante rivendicando un ruolo di primo piano tra i nuovi eroi techno.
Un artista dalle idee molto chiare: giovanissimo fonda la propria etichetta (Abdulla Rashim records), e nonostante la possibilità di accasarsi definitivamente presso le blasonate Prologue o Semantica insiste a far da sè, dando vita a Northern Electronics, una piattaforma su cui modellare il suo universo insieme ad amici come Varg, Ulwhednar, Korridor e Acronym.
Unanimity è il primo album, un vero e proprio manifesto per Rashim e compagni.
Da questa comunione di intenti, il titolo a proposito è perfettamente esplicativo, infatti prendono le mosse nove tracce al confine tra ambient, retaggi industrial e techno.
Le tele su cui vengono dipinte sono profondi soundscapes acquatici, abissi inesplorati dell’inconscio per palombari della psicanalisi.
Immersi in apnea mistica nell’oceano dell’io tocca a un beat pur levigato e ritualmente ipnotico riallacciare un contatto col mondo esterno; la danza simboleggia l’esperienza sociale, lo stare insieme agli altri condividendo le stesse emozioni, e come per l’uomo primitivo ancora oggi tutto parte dalle percussioni.
La musica di Abdulla Rashim è intrisa di un esoterismo cyber, si serve della tecnologia per affermare il suo concetto di spiritualità differenziandosi dagli altri new wavers (techno) che prediligono invece un approccio rigorosamente scientifico.
Siamo davanti a una produzione di alto livello che farà la gioia di tutti gli appassionati.

Federico Spadavecchia

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