(A)ntiMuzak (Pablito’s Way)

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TSO – Well to hell – (Dancehole records 001)
Hotrebor & Syrob – The Return (Dancehole records 002)

Per ascoltare queste due audiocassette (!) prodotte in copie numerate (50) ho dovuto riesumare il mio fantastico walkman anni ’90, che conservavo come una reliquia sacra in cantina.
Premuto il tasto play anche le mie orecchie hanno fatto un salto temporale all’indietro che mi ha riportato alle radici del suono hardcore-gabber grazie al sound di TSO.
Le due tracce del nastro (una per lato) si ricollegano alla tradizione primordiale di questa versione incattivita della techno, nata due decenni fa nel nord Europa. Il suono di TSO è fedelissimo alla linea: ritmiche marziali e ossessive, arrangiamenti essenziali, synth digitalissimi, campioni tratti da film horror di serie Z.
Hotrebor & Syrob, pur richiamandosi ad un suono old school, non arrivano sempre alla ferocia percussiva di TSO, ma in quanto ad ossessività del suono ci vanno a braccetto. Navigano tra l’electro scura anni ottanta (“Riflesso”, il primo brano, è decisamente carpenteriano), l’hardcore col mollone da magnapasticche del weekend (“Highwall”), la gabber postatomica (“Elopran”), la techno con il CH che andava a Londra prima dell’esplosione dell’acid techno di Liberator e soci(“10.25 pm”), un impasto grezzo ma efficace di break e techno sperimentale (“the Return pt.2″) che mi fa venire in mente certi lavori di Speedy J. Niente male. Riseumate autoradio, mangianastri, walkman! Info e contatti: dancehole.tumblr.com

TwoMonkeys – Marshmallows Ep – (Kandinsky records)
Arriva un pacchetto inaspettato e lo apro curioso, come un bambino il giorno di Natale.
Una busta di pvc contiene un vinile, trasparente, color cedro, e un cd in bustina, con in copertina un bel disegno psichedelico di Kovre.
Poso il vinile sul piatto e comincio a stupirmi: dopo un ascolto superficiale, fatto stendendo i panni, mi rendo conto della verità.
Questo disco, veramente curioso, mischia elementi di elettronica pop(ulista) con citazioni psichedeliche dagli anni sessanta, settanta, ottanta, novanta (di solito non si esce vivi dagli anni 90!) e li rimiscela in un qualcosa di nuovo, molto piacevole.
Perchè i TwoMonkeyssi scimmiano” (mi si perdoni il gioco di parole) sia con l’elettronica sia con il pop. Hanno un gusto della citazione che solletica i discofili più beceri come me ma anche in generale gli amanti di un pop anticonformista, che va giù bene, senza troppe pippe intellettuali. Bravi, non c’è che dire.
Info: label@kandinskirecords.com
facebook.com/twomonkeys

Il babau & i maledetti cretini – Trilogia del mistero e del terrore: fonogramma I – (Vololibero)
Infilo il cd dentro il lettore senza prestare troppa attenzione al packaging.
Le prime note che si spandono nell’aria mi sembrano una chiara citazione dei Goblin, storico gruppo romano che ha regalato strepitose colonne sonore ad alcuni film di Dario Argento (prima che si rincoglionisse e producesse pattumiera).
Ad una certo punto, una voce gutturale sussurra qualcosa: “…Da gran tempo la morte rossa devastava la regione…”. Comincio ad avere delle riminiscenze.
Il mistero si charisce quando, aprendo le ante del cd cartonato, capsico che questo cd è una traduzione in musica de “La maschera della morte rossa”, racconto del maestro dell’horror Edgar Allan Poe.
Il racconto in musica è diviso in sei parti colegate tra di loro, che oscillano tra tappeti sonori ambientali su cui recita la voce narrante, e angosciose ballad, tra cui si distinguano la prima e l’ultima traccia (“Danza macabra” e “Dissoluzione finale”).
Un bell’esperimento, sicuramenre ben riuscito, in cui la parte del leone la fa l’artwork, realizzato da Siro Garrone.
www.vololiberoedizioni.it

Pablito El Drito

Se volete che i vosti libri vinili cd dvd fumetti siano recensiti inviatene una copia a:
Pablito c/o agenzia X
Via Ripamonti 13
20136 Milano


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