AFA osserva e segue la musica elettronica che nasce dai movimenti e dalla strada, che si balla nei free party, nei club clandestini, che viene diffusa dalle radio pirata; lavora per riempire di contenuto il suono che propone.
AFA cerca di creare spessore, nebbia e profondità.
Arriva alla sua IV edizione, continua la ricerca di suoni anomali e vibrazioni da ballo, allarga la propria visibilità a chi segue l’underground da decenni e lo scrive, a chi sperimenta attraverso il video e la luce, a chi fa ricerca e stimola la danza.
Tre serate dal 25 al 27 ottobre all’interno del BACICCIA CAFFE’ LETTERARIO che si diramano a 360° nel panorama elettronico.
Il venerdì sonorità profonde e spesse, DABASSCREW apre il festival con una colonna sonora che racchiude 15 anni di attività.
LELEPROX, suona da una vita e si muove nel sottosuolo da sempre: una miscela esplosiva di D’N’B, Jungle, Hip Hop.
Il sabato uno sguardo rivolto al clima freddo e glaciale della techno.
Una risorsa e una garanzia locale FABRIZIO RONCA, e KRYSS HYPNOWAVE che suona in tutta Europa ma non ha mai suonato nella città in cui ora vive.
Si balla e tanto, ma nello stesso tempo ci avviciniamo a sonorità da esplorare e capire.
La domenica è impegnativa, una serata di noise e ambient, di rumore e breakcore, per una serie di autori che impressionano per ricerca e innovazione: ADAMENNON arrivato da poco in città con un estratto del suo studio sul rumore e sull’ambient, LUCA SIGURTA’ pioniere del noise ambient e reduce da un tour europeo e DJ BALLI fondatore dell’etichetta Sonic Belligeranza, dj e produttore, che ha appena pubblicato un libro per Agenzia X “Apocalypso Disco, la rave-o-luzione della post techno“.
All’interno della tre giorni lo stand di libri curato da AGENZIA X e le installazioni di DI.O.DI e Cubedivision.
AFA esiste grazie al lavoro di due persone che gli hanno dato vita e lo progettano: MAX ARALDI ed EMILIO SOLENGHI della DABASSCREW, al BACICCIA CAFFE’ LETTERARIO che dall’anno scorso fa parte dello staff offrendo supporto tecnico e logistico, agli amici di AGENZIA X , a FILIPPO LOSI e DI.O.DI. A tutta la COMUNITA’ che ci segue supportandoci e partecipando.
L’underground non è ancora morto, perchè negli anni è stato in grado di ridefinirsi e trovare altri linguaggi.
Comunicato Stampa