Mika Vainio Joachim Nordwall “Monstrance” (Touch)

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Perdersi nella giungla sotto un monsone ricercando la pace dello spirito.
L’anima di Mika Vainio è una delle più tormentate del panorama elettronico, quindi non stupisce che per esorcizzare i suoi demoni abbia sentito il bisogno di sfogarsi su un nuovo album nonostante quello uscito uno pochi mesi prima (l’ottimo Kilo).
Il tempio in cui l’artista finlandese trova riparo è la Touch records, una cattedrale per i suoni sperimentali (drones, field recordings, contemporanea), dove incontra un altro pellegrino.
Si tratta di Joachim Nordwall, musicista di stanza a Stoccolma e boss della Ideal Recordings, con il quale l’ex Pan Sonic inizia a registrare alcune sessions nel primo 2010 presso lo studio dei mitici Einsturzende Neubauten a Berlino (che ironicamente si trova a Schwedenstrasse).
Monstrance raccoglie sette tracce nate da vibrazioni elettriche (chitarre) e metalliche (percussioni, oggetti, vibrafono, organi), che attraverso il processamento elettronico si sviluppano in densi mantra da rituale di purificazione.
Anche in questo caso non si tratta di un lavoro che brilla per originalità, ma il fascino evocativo è davvero notevole ed il punto del discorso è la conferma che Vainio è tornato a fare sul serio.

Federico Spadavecchia

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