Beats Tips Boutique vol. 3

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Bearweasel – Duck Hunt EP – Supernature

Nu house percussiva per le prime feste all’aperto sui prati con birra, barbeque frisbee e sfitinzie in hot pants.
Le tracce, addirittura cinque (tre original e due remix), pur seguendo uno stile ben definito portano alla luce diverse sfumature circa l’attuale concezione del funk nella musica da club: se infatti l’apri-pista Busy è un classico tool in 4/4 adornato di tamburelli, la successiva Superhero è pura tech house made in Africa, e vanta una versione firmata Boris Werner che ne enfatizza il cuore tribale.
Il disco finisce con Where’s ratty, col remix di Ali Nasser, dove il protagonista è un sample funk ‘70.

Bar9 – In Da Mix – Audiophreaks

Il Rave in una stanza, una perfetta colonna sonora per un viaggio notturno in macchina mani sul volante ed occhi attenti a seguire le curve suggerite dagli ultra-bassi.
Dubstep o wonky beats sono solo parole e come tali incapaci di tenere a bada la potenza del suono, tecnica segreta di un ninja che sbuca improvvisamente dall’ombra e ti assale senza darti scampo.
Il mix scorre fluido nel primo cd, esaltante anche nell’ascolto casalingo, mentre il secondo è un regalo per i dj più all’avanguardia con 14 tracce unmixed pronte a mettere a dura prova gli impianti di tutti i clubs.

Tim Susa – Desire & Regress EP – Broque

Un altro notturno nella selezione di questa settimana, un disco che si apre all’insegna di un’oscura introspezione e la voce della coscienza ridotta a flebile melodia, questa è I wish.
Anche The spiral si presta bene per viaggi alla ricerca del proprio io anche se come per waste of time si tratta più che altro di un percorso fisico fatto di sudore e fumo sul dancefloor seguendo la nuova mappa del genere prog house.
I remix di Stefan Tretau e Juno 6 mettono l’accento sugli elementi ipnotici: la ritmica ed il noise di fondo, riempiendo il vuoto lasciato dalla melodia con echi e riverberi.

COTK vs. Eutactic – What Of The Future? ep – Auralism Digital

Cosa ci riserva il futuro? Questa domanda era solita ripeterla Jeff Mills ed oggi a provare a rispondere ci pensano Jason Short , Kenneth Scott e Marc Smith con un progetto a base di sintetizzatori anni ‘80 e house ad alta gradazione alcolica.
Nei due singoli presenti nell’ep l’idea dominante è quella di un crossover a tutto campo partendo dai tom tom electro della mitica Tr-808, ed inglobando bleeps acidi e melodie deep, per portare i ballerini a bramare di perdersi tra le note, unica via per scappare dalla Rete e raggiungere il Nirvana tecnologico.

Meat Katie and Dylan Rhymes – EP – Lot49

Quando si dice che è ora di dare una scrollata al dancefloor…Meat Katie e il suo socio Dylan Rhymes, abbandonati ormai i classici break beats, buttano sul piatto un ibrido di funky house cartavetrata con synth anni ‘80. Certo questo ep non brilla per ricercatezza ma in un momento in cui impazza il revival ‘90 risulta dannatamente efficace nel fomentare i clubbers, in particolar modo varrebbe la pena di sperimentare l’accoppiata Roll Player (Specimen A remix) con Take me to the hospital dei Prodigy e vedere di nascosto l’effetto che fa.

Tigerskin – Blasted – Absurd

Giusto in tema di ritorno ai ‘90 il nuovo lavoro di Tigerskin pare rendere omaggio ad un inno acid house di quel periodo, vale a dire Don’t laugh di Josh Wink su Nervous rec.
Anche in questo caso non siamo di fronte ad un capolavoro quanto piuttosto, nonstante i remix di Mark Henning cerchino di dare un tono all’ambiente, ad un Dj tool dall’andamento minimale ma con un ricco groove utilissimo per una session mattutina in riva al mare.

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