13/10 INNER_SPACES #4: Terry Riley e Madjid Khaladj

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Lunedì 13 ottobre Inner_Spaces di San Fedele Musica presenterà uno dei momenti più suggestivi dell’intera rassegna, con l’accostamento di due visioni musicali che affondano le radici in tradizioni culturali profondamente diverse, ma che condividono un senso di spiritualità e un approccio esplorativo alla materia sonora.

La serata si aprirà con un raga indiano immaginario ricostruito da Terry Riley nel suo brano che ha segnato un‘epoca, A Rainbow in Curved Air, eseguito dal Syntax Ensemble in una versione autorizzata personalmente dal compositore americano, per poi arrivare alla musica classica persiana nella tradizione viva trasmessa fin dalla più tenera età dal maestro iraniano Madjid Khaladj.

La prima parte dell’evento sarà interamente dedicata a A Rainbow in Curved Air, capolavoro visionario del compositore americano Terry Riley, figura centrale del minimalismo e tra i pionieri di una nuova sensibilità musicale emersa negli anni Sessanta. Composto nel 1967 e pubblicato nel 1969, il brano è considerato un’opera fondativa non solo per la musica contemporanea, ma anche per lo sviluppo di molteplici linguaggi elettronici, psichedelici e ambientali. Caratterizzato da un andamento ciclico, improvvisativo e ipnotico, A Rainbow in Curved Air è un vero e proprio raga immaginario: una meditazione sonora ispirata alla musica classica indiana, in cui pulsazioni, arpeggi e linee melodiche si intrecciano in un flusso continuo, capace di evocare paesaggi mentali e stati di coscienza espansi.

Per l’occasione, l’opera sarà presentata in una inedita versione da camera per otto esecutori – violino, violoncello, voce, pianoforte, sintetizzatori, percussioni, clarinetto e flauto – realizzata dal Syntax Ensemble e autorizzata personalmente da Terry Riley in occasione dei suoi 90 anni. Una rara opportunità di ascoltare questa composizione iconica in una veste nuova, trasparente e vibrante, che ne conserva lo spirito originario e ne valorizza le potenzialità timbriche attraverso l’interazione tra strumenti acustici ed elettronici.

A seguire, il maestro Madjid Khaladj, uno dei massimi interpreti viventi della tradizione musicale persiana, offrirà un solo di percussioni che affonda le radici nella pratica antichissima dei tamburi a calice come il tombak e il daf. Khaladj ha dedicato la sua vita allo studio e alla trasmissione della musica classica dell’antica Persia, integrando nella sua ricerca elementi di spiritualità sufi e una straordinaria libertà espressiva. Il suo stile, raffinato e interiorizzato, è un invito all’ascolto profondo: la percussione diventa strumento narrativo e rituale, capace di evocare atmosfere primordiali e stati di trance attraverso il gesto minimo e la vibrazione del suono.

Questa doppia proposta, che intreccia le risonanze di un raga californiano immaginato da un compositore occidentale con le geometrie pulsanti di una tradizione musicale millenaria, ha rappresentato uno degli itinerari più originali e simbolici del ciclo “Itinerari insoliti”. Una serata che attraverserà geografie ricostruite e reali, alla ricerca di un punto d’incontro tra spiritualità, suono e visione.

Biglietti disponibili in biglietteria e in prevendita online su DICE
Da 19 € intero (compresa commissione DICE): link

Comunicato stampa

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