10/10 INNER_SPACES #2: Barry Truax e Oval

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La seconda tappa della rassegna Inner_Spaces per la stagione Autunnale di San Fedele Musica, lunedì 10 ottobre, in collaborazione con il Goethe-Institut di Milano e il Conservatorio di Musica di Milano, è un appuntamento imperdibile per ogni appassionato di musica elettronica, ma anche di bioacustica ed ecologia del suono. Ospiti della serata, che si apre con un incontro di presentazione della nuova edizione del libro Il paesaggio sonoro di R. Murray Schafer, sono due figure storiche e riferimenti essenziali per le nuove generazioni di musicisti e compositori, come il canadese Barry Truax e il tedesco Markus Popp, in arte Oval.

Truax, classe 1947, è a Milano in veste di professore, con due giorni di masterclass al Conservatorio, e di interprete nell’Auditorium San Fedele. Nel 1976 ha partecipato al World Soundscape Project riservando sempre un grande interesse all’ecologia acustica. Ha insegnato fino al 2015 alla Simon Fraser University. Pioniere della musica colta su computer, nel 1972 ha creato PODX, un sistema di sintesi e composizione digitale, che da allora ha utilizzato, in combinazione con tecniche tradizionali e altre tecniche elettroniche, nella maggior parte dei suoi lavori.

Barry Truax porta in Auditorium tre opere elettroniche di differenti momenti della sua produzioneRiverrun (1986), impressionante flusso sonoro basato sulla tecnica della sintesi granulare, ovvero la creazione di suoni complessi a partire da una grande quantità di elementi acustici semplici, detti grani. La più recente Rainforest Raven (2020), viaggio musicale che attraversa una foresta pluviale della West Coast canadese. E infine The Shaman Ascending (2005), evocazione di una figura sciamanica immaginaria che canta alla ricerca dell’estasi spirituale.

Chiude la serata Oval, tra gli artisti che hanno costruito per primi stilemi inediti. Pioniere negli anni Novanta del genere glitch come stile codificato dell’elettronica sperimentale, in particolare con l’album Systemisch del 1994, Popp ha dato forma a un compendio tra la musique concrète degli anni Cinquanta e gli impulsi ambient-techno che si sarebbero consolidati in quello stesso decennio, utilizzando suoni riprodotti e campionati di CD difettosi o scalfiti, un’impresa tale da influenzare l’estetica di molti altri autori sino ai giorni nostri.

Oval si esibisce in un nuovo live set con una inedita e giocosa tavolozza di suoni. L’autore sovverte gli elementi costitutivi della musica da club con le ritmiche elettroniche che diventano trainanti, ma trattate come da uno strumentista. Si raggira in uno spazio limitato in cui lavorare ed esplora tutte le possibili strade creative all’interno di tale struttura. Si fa vivo l’elemento umano con modelli sonori realizzati da una serie di strumenti acustici. I suoni provenienti da pianoforte, fiati e archi sono stati trattati e scolpiti in strati sonori intricati. Ne risulta una certa forma libera nell’insieme dei brani, un’atmosfera improvvisata, non nascondendosi mai dietro “l’astrazione elettronica” ma piuttosto impegnandosi in un dialogo musicale con l’ascoltatore.

In apertura di serata viene presentata la nuova edizione del libro Il paesaggio sonoro di R. Murray Schafer, un testo fondamentale per raccontare il mondo nei suoi aspetti sonori dal “punto di ascolto” dell’essere umano, forti di una nuova consapevolezza uditiva, per migliorare collettivamente il futuro acustico dell’ambiente in cui viviamo. È questo il senso di un’opera fuori da ogni genere, senza precedenti e senza epigoni, in cui un autore eclettico, compositore e colto umanista, ha fuso scienza e poesia, arte e ricerca, lasciando un segno indelebile in tutti gli ambiti della cultura e della creatività in cui sono stati tematizzati il suono e l’ascolto. L’introduzione e il commento di Giovanni Cestino, insieme a una postfazione a cura di Nicola Scaldaferri con interventi di Barry Truax, Steven Feld, Tess Knighton e Sabine Breitsameter, incorniciano questa nuova edizione italiana fornendo uno sguardo sull’opera e sul suo impatto culturale sia in ampiezza sia in profondità, suggerendo nuove prospettive su cosa implichi leggere, oggi, Il paesaggio sonoro.

Programma

ore 19.00 presentazione libro
R. Murray Schafer, Il paesaggio sonoro. Il nostro ambiente acustico e l’accordatura del mondo, nuova edizione a cura di Giovanni Cestino, Le Sfere. Nuova serie 5 (Milano; Lucca: Ricordi; LIM, 2022).

Intervengono:
prof. Giovanni Cestino (UniMi)
prof. Barry Truax (Simon Frasier University)                                                  
prof. Sabine Breitsamter (Hochschule Darmstadt)
prof. Nicola Scaldaferri (UniMi)
Moderatore: prof. Maurizio Corbella (UniMi).

Ore 21 concerto
Barry Truax (CAN)
Riverrun (1986, 20′)
Rainforest Raven (2020, 11′)
The Shaman Ascending (2005, 15′)

Oval (D)
Live set

Location: Auditorium San Fedele Milano, Via Hoepli 3 /b

Comunicato stampa

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