Capisco e condivido il “romanticismo” del vinile, il rapporto fisico, quasi feticista con il supporto.
Posso comprendere il problema del download illegale, della mancanza di creatività di chi trova tutto subito e facilmente, tuttavia, ho l’impressione che la ferma posizione pro vinile di Coccoluto non sia fino in fondo una battaglia totalmente ideologica.
Il buon Claudio è persona troppo intelligente ed esperta per non considerare anche il vantaggio di immagine per il “brand Coccoluto” nel posizionarsi su certi argomenti.
Probabilmente mi sbaglio, ma come diceva Andreotti: “a pensare male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca.”
Samuele Dalle Ave