Paul Brtschitsch – Salsa 727/Touse
L’artista qui sopra dal cognome impronunciabile, accantonato il progetto Taksi in coppia con Andre Galluzzi, si ripresenta al grande pubblico con un singolo dal sapore vinilico dub berlinese appena uscito dalle stamperie di Hardwax.
E proprio alle infinite notti della Capitale teutonica sembra dedicato il disco che già dall’a side, Salsa 727, richiama oscure cantine dove le pareti vibrano per i colpi di basso: l’aria è rarefatta, viziata dal fumo, il bancone del bar ricoperto di polvere mentre i divani sfondati assorbono il sudore dei ballerini. Le uniche luci sono lampi di funk sincopato e turbocompresso volti a illuminare un infinito after hour.
Sul lato opposto, invece, Touse torna a far notte fonda: il ritmo è dritto e incalzante mentre la melodia è affidata ad ipnotici bleeps sospesi su una linea funky così asciutta da risultare asfissiante.
Robert Hood – Who Taught You Math – Freak N Chic
L’uomo minimale è tornato. Robert Hood, terza anima degli Underground Resitance, rilascia la francese Freak N Chic un nuovo singolo per accompagnarci in esplorazioni spaziali via ascensore. Bellissima anche l’irnoia del titolo, Who Taught You Math, dove l’elemento matematico razionale alla base di questo genere di musica è contrapposto ad una melodia deep space jazz che è quanto di più spirituale, e di conseguenza irrazionale, ci sia; il riferimento alla Innerzone Orchestra di Carl Craig è forte e chiaro.
A far compagnia alla title track ci pensa Shonky che confeziona un remix four to the floor, in cui l’elemento meccanico prende il sopravvento: razzi, automi e astronavi sono i clubbers di un nuovo futuro.
Alexxei ‘N’ Nig – Coming To Town – Exprezoo
Era da un pò che non ci occupavamo di un bel prodotto made in Italy. I ragazzi di Exprezoo rec. non sono nuovi a queste pagine e questa volta ci fanno un regalo davvero speciale: Coming To Town di Alexxei ‘N’ Nig è infatti il primo vinile ad essere stampato dopo le prime uscite in digitale.
Un traguardo così importante non può venir festeggiato in nessun altro modo se non con una gran traccia di techno orchestrale;
l’original mix, infatti, è una potente marcia sulla Piazza Rossa: cassa in quattro, archi e trombe, trasformano il Cremlino in un avveneristico club.
Ad una festa così bella non poteva di certo mancare un talento come il greco Lemos , che confeziona un remix molto attuale e ricco di groove degno della Napoli di scuola Design Music: gli archi confinati nei breaks annunciano ripartenze da urlo libero (come si diceva una volta…).
In chiusura per il gran finale c’è Lorenzo Chiabotti che, tra mille riflessi dub dove i suoni assumono molteplici forme, teletrasporta il party in Mexico con tanto di sombrero, trombette e cerveza ghiacciata.
Mutant Clan – Mutanism – Connaisseur
Cosa può venire fuori quando due dj’s, ma tre producer, di successo uniscono le forze?
Una mutazione genetica direi che è la risposta più appropriata, ed ecco allora il ciociaro Santos chiudersi in studio con Timo “ogni giorno cambio idea sul cosa suonare” Maas e naturalmente la sua eminenza grigia Martin Buttrich (sempre dietro ai lavori di Timo e Loco Dice).
Il risultato è un disco camaleontico in cui chitarre, percussioni vintage e high filtered house fanno bella mostra di sè in Parallel World, mentre Perfect Place è la dimostrazione di cosa succede ad immergere una chitarra in un pentolone di pozione house e filtri danzerini.
O/V/R (James Ruskin & Karl Regis) – Interior ep – Blueprint Records
Ok qui gli scherzi sono finiti, la Techno è una cosa seria e non c’è spazio per melodie ed atmosfere felici.
James Ruskin e Karl Regis, da sempre indiscussi protagonisti della scena internazionale, si affidano ad un rigore che ha dell’inquietante, se non fosse per un numero contenuto di bpm si potrebbe pensare di essere ricaduti nell’oblio degli anni ‘90 quando il nichilismo era preferito alla speranza.
Le percussioni scandiscono gli abissi dell’animo come un sonar da sottomarino; i ballerini non sono altro che inermi bersagli trasportati dalla corrente. Chissà se torneranno mai in superficie per almeno un’ultima volta.
Someone Else – Elsewhere EP – Foundsound
Chiudiamo questo appuntamento con una bella produzione solare dell’acclamato artista americano Someone Else che butta sui piatti due tracce tutte da ballare. Sunny Day In Smallville e Funny Day Elsewhere sono infatti una carica di groove ass shakin’ a base di bonghetti assortiti, sample vocali ammiccanti e soprattutto una linea di basso profonda e avvolgente che non ti molla mai.
I remix, affidati rispettivamente a Kriss e Michael Ho, pur mantendosi sulla stessa scia degli originali puntano invece a conferire ai brani una dimesione più deep e sensuale.
Federico Spadavecchia