Un’occasione persa, l’installazione di Donato Dozzy e Rabih Beaini alla Biennale di Venezia

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Il Negozio Olivetti di Venezia, vera e propria perla del design italiano progettata dall’architetto veneziano Carlo Scarpa, ospita, in occasione della 55. Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale,Time Laps” opera audio-visiva dove l’audio installazione di Donato Dozzy e Rabih Beaini e le fotografie di Armin Linkedialogano” con l’architettura e gli oggetti del negozio museo.
L’opera curata da Bartolomeo Pietromarchi, curatore del Padiglione Italia e direttore del MACRO di Roma ha come intenzione una rilettura dell’architettura di Carlo Scarpa attraverso il suono e la fotografia.
Dozzy e Beaini propongono una sonorizzazione concepita a partire dal campionamento del ticchettio delle macchine Olivetti d’epoca, oggi in esposizione nel negozio/museo.
L’allestimento dell’installazione è al limite della banalità e non valorizza le belle fotografie di Linke che purtroppo passano quasi inosservate.
I suoni prodotti dai due dj sono l’ideale “colonna sonora” per accompagnare il visitatore nella visione degli strumenti della produzione storica Olivetti ma nulla più, Dozzy e Beaini si limitano a fare bene il loro compitino ma non riescono a trasmettere emozioni.
Se l’arte è prima di ogni altra cosa comunicazione l’installazione “Time Laps” è paradossalmente muta.
Confrontarsi com l’opera di Scarpa era un’impresa difficilissima che, forse avrebbe avuto bisogno di uno studio più approfondito.
Per assurdo, anche nel silenzio più assoluto e a porte chiuse, all’interno di quelle mura dove storia, design, passato e futuro si integrano alla perfezione, a comunicare veramente sono ancora loro: il grande architetto veneziano e l’industriale illuminato Adriano Olivetti.

Samuele Dalle Ave

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