S/V/N/ pres.: Savana Club 3 @ Buka, Milano

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S/V/N/ è una rassegna musicale e artistica di ricerca e intrattenimento che conduce nei nuovi suoni e reinterpreta gli spazi urbani di Milano e della sua provincia in forma di festival (Savana), di singole performance live (S/V/N/ presents) o da club (S/V/N/ Club). BUKA è un club temporaneo nato negli spazi dimenticati dell’ex casa discografica CGD di Milano. Periodicamente, uno degli edifici simbolo della storia della musica in Italia si trasforma per ospitare live e dj set di massima attualità.

Venerdì 20 settembre alla Buka torna S/V/N/ Club, terzo appuntamento con la migliore musica elettronica da club dal vivo proposta da Savana dopo le performance di artisti quali Demdike Stare, Substance, Vladislav Delay e Ancient Methods.

A elettrizzare il “salotto volante” della Buka in anteprima assoluta sarà l’eclettico produttore di Chicago Jamal Moss in arte Hieroglyphic Being.
Attivo fin dagli anni ’90 e fondatore dell’etichetta Mathematics e sublabel + + +, Jamal ha cominciato ispirandosi alla musica di Adonis e Steve Poindexter per forgiare il proprio percorso di outsider della house, inglobando i suoni sperimentali di Throbbing Gristle, Suicide e Coil. Psichedelia, afrofuturismo e matematica collimano in un suono imprevedibile, laterale, sporco: i suoi beat mischiano elettronica sperimentale, techno, acid house, new wave, afro jazz, noise, disegnando orbite ellittiche che mandano in trance come un rituale ancestrale in un’industria abbandonata. Per Jamal la matematica è un’opinione: “Mathematics is the body of sound knowledge centered on such concepts as quantity, music, structure, space, and change – and also the academic discipline that studies them“.
In combo con Ital, Jamal Moss è fresco di pubblicazione su Planet Mu (Zero Hour, luglio 2013) con l’alias Interplanetary Prophets.
Prima di lui andrà in scena dal vivo il crooner di Hackney Dean Blunt (metà del duo Hype Williams), esploratore di bassi mutanti e musica soul.
Con il suo progetto da solista, che incastra pop sperimentale con campionamenti acustici, Blunt affronta tematiche dell’anima come la solitudine e la perdita. Tra atmosfere lynchiane e una vena malinconica come l’ultimo Gil Scott-Heron, gli acclamati album su Hyperdub (Black Is Beautiful, 2012) e Hippos In Tanks (The Narcissist II, 2012 e The Redeemer, maggio 2013) e perfino la recente raccolta Stone Island realizzata nella stanza 443 di un non precisato hotel di Mosca si apprezzeranno al meglio nell’oscurità fumosa della Buka.

Dalle 22:00 presso Buka – Ex Casa discografica CGD abbandonata – via Quintiliano 40 – Milano http://www.buka.uk.net/.

Prezzo di ingresso: 12 euro/15 dopo la mezzanotte

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