Dal 28/02 al 02/03 Pulse Festival – Bologna

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Dopo il successo dell’edizione 2012, ideata per festeggiare i dieci anni di attività del team LED (Link Electronic Department), e in anticipazione del 2014 in cui cadranno i 20 anni dalla nascita dello storico Link di Bologna, torna anche nel 2013 dal 28 febbraio al 2 marzo il minifestival PULSE, con un calendario fittissimo che nel corso di tre giornate si espanderà su quattro sedi (Link, Sottotetto Soundclub, Ono Arte Contemporanea, Ex Forno del Mambo), proponendo un parterre eccezionale di ospiti quali Carl Craig, Chinese Man feat. Taiwan Mc, Morphosis, Panoram, Katzuma, Blatters feat. Guglielmo Pagnozzi e Weight and Treble tra gli altri.
Il primo giorno del festival, giovedì 28 febbraio, verrà ospitato dall‘Ex Forno del Mambo di via Don Minzoni 14, e si aprirà con i suoni dub sperimentali di Weight and Treble, duo costituito da Massimo Carozzi, sound designer del trio Zimmerfrei, una delle realtà emergenti più quotate delle arti visive italiane, e Manuele Giannini, chitarrista del seminale gruppo Starfuckers. A seguire, Gustav Geld, M16, progetto techno-funk di un altro membro degli Starfuckers, Alessandro Bocci e Mattia Trani. L’ingresso sarà gratuito.
Venerdì 1 marzo al Sottotetto di via Viadagola, sarà la volta del collettivo francese Chinese Man, avventurosa crew (e label) capace di scompigliare le etichette di hip hop e turntablism tradizionale incorporando nel proprio scheletro musicale elementi di Baile Funk brasiliano, profondi bassi dub e venature di musica etnica indiana e mediorientale. La video-performance dei Chinese Man sarà assistita in tutte le sue fasi dal BUM Video Department. A completare la serata andranno in scena Katzuma (ex Sangue Misto e Isola Posse All Stars), funk-soul-afro-house sapientemente mescolata e consegnata in tutta la sua bollente carica al dancefloor, e i Blatters, l’equivalente italico dei Chinese Man se si considera la grande trasversalità di generi della loro proposta musicale, con ospite speciale il jazzista Guglielmo Pagnozzi.
Infine, la giornata di sabato 2 marzo si svolgerà in due sedi diverse in collaborazione con Red Bull Music Academy.
L’apertura alla galleria Ono Arte Contemporanea (dalle 18 alle 23, a ingresso libero) vedrà un incontro pubblico, presentato da Red Bull Music Academy, con il producer Morphosis, che sarà intervistato dal giornalista Damir Ivic. Libanese di nascita ma veneto d’adozione, Rabih Beaini con il suo disco “What have we Learned“, arrivato quarto nella top 20 del 2011 di Resident Advisor, è balzato agli onori delle cronache di tutto il mondo e diventato uno dei simboli della techno più dark che ora va per la maggiore.
La giornata proseguirà con una performance live, O.P.E.R.A. O.R.A. del giovane Carlo Maria Amadio, studioso di musica elettronica presso il Conservatorio “G.B. Martini” di Bologna.
Chiuderà la parte di Pulse alla Ono un nome già molto noto in città, Abyssy, moniker del bolognese Mayo (aka Soulomon, aka Low Low), il cui live propone un sound fortemente influenzato dalla prima house elettronica e dai relativi archetipi.
Il lungo happening di sabato proseguirà al Link (per chi preferisce non usare l’auto sarà a disposizione una navetta gratuita da Piazza VIII Agosto a partire dalle 22.15) dove, sempre sotto l’egida di Red Bull Music Academy, si terrà la parte finale del festival.
L’headliner, che torna dopo una lunga assenza nel locale, sarà Carl Craig, questa volta sotto le sembianze di 69, suo storico progetto iniziato nel ’91 con “4 Jazz Funk Classics” e la conseguente creazione della Planet E di cui è proprietario/fondatore. Proprio sotto lo pseudonimo 69 (ma anche a nome Psyche e BFC) Craig produsse gli EP più ipnotici e distopici della prima parte della sua carriera, e venne universalmente riconosciuto come alfiere della seconda ondata techno di Detroit, al pari di colleghi quali UR e Kenny Larkin. Negli anni poi Craig ha dimostrato di essere un artista a tutto tondo, sviluppando un sound personalissimo e di grande sottigliezza, debitore del soul e del jazz tanto quanto della techno. Sempre attento a rinnovarsi, questo grande visionario dell’elettronica ha remixato chiunque, da Tori Amos a Cesaria Evora a Theo Parrish fino a Mussorgsky e Ravel (per il primo capitolo della serie serie “Recomposed” della Deutsche Grammophon), e diretto progetti collettivi come la Innerzone orchestra e The Detroit Experiment, con jazzisti del calibro di Craig Taborn e Marcus Belgrave.
Ad aprire per Carl Craig saranno il già citato Morphosis, e Panoram, un nome di cui non si sa nulla (non se ne conoscono né foto né dati biografici), se non che è stato scoperto come partecipante della Red Bull Music Academy, e che ha esordito nel 2012 con ‘Accents‘ (Scenario), una miscela di soul post-industriale, fusion distorta e musica per sonorizzazioni cinematografiche.
A completare la serata, anche i nomi di punta della scena di alcune città italiane che collaborano costantemente con il Link, come Lorenzo De Blanck, che sta vivendo un momento di grandi soddisfazioni sia come producer che con la sua serata Simple che si svolge tra le mura del Black Box/Suono di Ferrara, Max P, in coppia con Edo per l’occasione e direttamente dal Red Zone, storico club umbro, Andrea Bassi, già noto per progetti come Combers e Less Conversation, Social Kids, giovane e promettente progetto che vive tra le mura del Tenax, e infine il trio Arletti/Vallisneri/ Poggioli, dal Gallery di Modena.

Comunicato stampa

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