Il 12 febbraio 2017, in quel di Parigi, abbiamo assistito ad uno di quegli spettacoli che rimarrà impresso nei nostri cuori per parecchio tempo.
Non parliamo del famoso Moulin Rouge, ma di un sogno, che il maestro transalpino Laurent Garnier ha impacchettato in formato Rex Club per i pochi fortunati che sono riusciti a partecipare.
Diciamo fortunati perchè, decidere di partire all’avventura sapendo già che il party fosse sold out, è stata certamente una mossa azzardata, ma si sa: “la fortuna aiuta gli audaci ” recita il proverbio. Ecco quindi che, dopo ben due ore e mezza di attesa, entriamo grazie all’aiuto provvidenziale dei paisà conosciuti in coda.
Ultime pratiche da sbrigare: 20 Euro alla cassa, ancora un po’ di fila per il guardaroba e siamo a goderci finalmente il frutto delle nostre fatiche, con Laurent ai comandi da qualche minuto.
La fama del Rex è storia della Club Culture, una storia legata a triplo filo con quella di Garnier, la cui carriera ha avuto proprio su questa consolle una svolta fondamentale. Inutile spiegare che ogni qualvolta le loro strade si rincrocino ne venga fuori un evento straoridnario!
E infatti non abbiamo nemmeno avuto il tempo di adattarci che siamo stati trascinati subito da una folla in delirio. Techno con tante contaminazioni elettroniche dai bpm sostenuti, che arriva a sfiorare suoni psy, e con l’aggiunta di effetti presi in prestito da altri memorabili set L.B.S. Riusciamo a riconoscere “Another club” di Radio Slave che uscirà presto su Rekids, e “The Message” di Butch, oltre a qualche classico come “Azure” degli Slam remixato da Carl Craig, e la sua immancabile “Crispy Bacon“. L’andamento della performance in generale è stato quello di un martello pneumatico che solo in dirittura d’arrivo ha cominciato a concedere respiro, inserendo mitici accappella come “I have a dream” o pezzi French house direttamente in lingua madre.
Impossibile rimanere fino alla fine anche perchè il nome Un Rêve non si discosta tanto dalla realtà, per situazione e durata dell’evento. Ci è chiaro adesso come mai il gallo sia il simbolo della Francia: non si finisce prima delle 7, giusto in tempo per svegliarsi e prendere coscienza della realtà.
Uscendo dal locale ci sentiamo privilegiati per quanto abbiamo potuto gustare durante questo ricco banchetto notturno.
Sicuramente resterà tra le migliori one-night del nostro 2017.
Omar Abdel Karim