Heart Of Noise ’15: From Ontology to Hedonism with no Breake

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La simultaneità del contemporaneo
è una tipologia dei nuovi supporti di memoria e delle reti.
Qui le opere e i profili di ciascun artista affondano.
Oggi il pop si manifesta come un mare di suoni anonimizzati
i quali frusciano attraverso l’oceano del presente.

Da più di duemila anni, dai tempi remoti di Platone e consorti, filosofi, pensatori e critici culturali sono alla ricerca di tre ideali che renderebbero la vita umana più vivibile. Questi ideali sono il vero, il buono e il bello. Poi inaspettatamente e come una folgore, si manifestò verso la fine del xx° secolo la musica techno e tutto questa tremenda bellezza idealizzata sembrò sciogliersi dinanzi alle tecniche computerizzate, le maree di nuovi suoni, forme e avanguardie. Ma cosa continuano a fare i filosofi, pensatori e critici culturali? Continuano a a cercare…

L’Heart of Noise Festival di Innsbruck (Austria) propone dal 18 al 20 giugno un vasto programma per gli amanti della musica elettro-sperimentale contemporanea. Come suggerito dal titolo della rassegna, il festival cerca di creare un passaggio tra “l’ontologico e l’edonistico”, ossia tra la ricerca dell’essere ed il piacere. Qui il fruscio sonoro passa attraverso lo stretto della percezione auditiva per poi dileguarsi nell’immensità del piacere estatico senza pause o fratture.
Spesso capita che le realtà artistico culturali siano classificate in determinati target prefedefiniti. Ad esempio un amante del Detroit-Techno non ascolta il Chicago-House e un esponente del Doom-Metal non frequenterebbe mai un concerto Black-Metal. L’edizione 2015 vuole decisivamente spezzare questi pregiudizi.
From Ontology to Hedonism with no Breake” oltrepassa i confini di classificazione e dispositivi generici, proponendo al pubblico un programma radicalmente “crossover” arricchito con un pizzico d’ironia: all’isolamento culturale viene contrapposta la molteplicità musicale.

L’edizione 2015 del festival conduce il pubblico nei meandri della cultura e dell’ arte contemporanea, dove l’ironia, quasi assurda, sfiora la genialità (e bravura). Il viaggio sferico parte dal bardo tedesco Alexander Marcus, passando attraverso i suoni d’icone
come Kevin Martin e Justin Bradrick (tbc) per poi emergere nelle opere degli sound-engineers KNNRZ e Valerio Tricoli, raggiungendo i tappeti dell’acoustic maker Lee Fraser e le installazioni di Quiet Ensemble per poi infine lasciarsi trasportare dai beats rapsodici di Objekt, Actress, Pruient, Perc e Shifted. Il festival non vuole solamente trasmettere serietà e proporre nuove direzioni, ma anche generare esperienze d’ascolto e di visione: una vera e propria fusione tra intensità di colori, luci, fumo e suoni.

Uno altro scopo principale del festival è di proporre una piattaforma ad artisti regionali e nazionali dando spazio alle diversità artistiche presenti sul territorio. Per gli artisti regionali il Heart of Noise non offre solamente un’opportunità unica per presentare ad un pubblico interessato i propri lavori: il festival è fondamentalmente anche un punto d’incontro e di confronto con le realtà musicali a livello nazionale e internazionale. E proprio questa realtà locale è stata il punto di partenza per l’idealizzazione e la realizzazione di un festival di queste dimensioni. Attraverso le sinergie con festival (Klangspuren), associazioni (medien.kunst.tirol) e collettivi artistici (columbosnext) locali, l’Heart of Noise si presenta oggi come uno dei maggiori festival d’arte e cultura contemporanea in Austria.

Info & Tickets:
www.heartofnoise.at
www.facebook.com/HeartofNoise

Comunicato Stampa

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