Various Artists “Aphelion” (Token)

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Probabilmente la Token è la label che meglio di tutte rappresenta l’eccezionale momento di popolarità della techno. Un mix di grandi nomi che hanno segnato la storia della scena insieme a giovani dai tratti interessanti, che stanno provando a scrivere nuovi capitoli di un suono che ha compiuto trent’anni.
La difficoltà nel trovare qualcosa di originale e significativo da dire sono evidenti, e quella perfezione tecnologica tanto fantasticata dai pionieri oggi che finalmente è alla portata di tutti non ha dato i risultati sperati anzi ha contribuito a uniformare la musica stilizzandone i canoni, andando in direzione contraria al verbo Techno.
Token nasce a Gent nel 2007 per merito di un appassionato che si fa chiamare Kr!z il quale, con l’aiuto determinante di Inigo Kennedy, porta il progetto ad ottenere un successo straordinario puntando su un sound diretto, meccanico, che ben si sposa con l’idea delle interminabili notti berlinesi.
Il fondatore stesso oggi spiega che il fatto di aver cominciato in un periodo in cui la Techno non godeva di grande popolarità è stato in realtà un vantaggio perchè mentre loro iniziavano tutti gli altri stavano smettendo.
Per celebrare il settimo compleanno dell’etichetta esce Aphelion, compilation in triplo vinile e cd, che prende il nome dal punto in cui un pianeta sulla propria orbita è più lontano dal sole.
Ad aprire la raccolta c’è Ø [Phase] uno degli artisti lanciati da Token: Insectoid è un tunnel metallico e acidulo che fa il suo sporco lavoro.
Lo segue Lucy, talento made in Palermo che ben conosciamo, che scrive Sana Sana Sana Cura Cura Cura, ipnotica danza psichedelica nelle nebulose più buie.
Ctrls è l’alias di Troels Knudsen personaggio noto dell’undeground elettronico danese che dal 2012 è accasato presso Token.
Il suo brano, X.Y, è un diesel techno ad iniezione electro.
Rødhåd è forse il producer che guadagnato più popolarità grazie alle uscite su questa label, e potremmo definirlo come un onesto mastro dell’incudine nel segno di Jeff Mills.
Haumea rispetta in pieno lo schema con una cassa battente e puntinismi minimali di luce stellare che trova in quest’ordine forza ma anche un limite che inizia a essere ingombrante.
Planetary Assault Systems ovvero il grande Luke Slater inizia il girone dei big proponendo un omaggio alla Roland TR 808: The 808 Track (Parts 1 and 2). Semplice ed efficace ma avremmo voluto di più.
Tocca quindi a James Ruskin con No Trace, una fucilata vecchio stile con vortici mentali che mette in chiaro la manifesta superiorità old school.
Se il messaggio non fosse abbastanza chiaro ci pensa Surgeon a spiegarlo con fermezza: Fixed Action Pattern è una tempesta elettrica che punta all’anthem.
Inigo Kennedy da parte sua mette sul piatto Arcing alzando ancora posta e tensione.
Il finale è tutto per i Karenn, Blawan e Pariah, giovani col piglio dei veterani. La loro Pace Yourself è pura inquietudine technologica.

Federico Spadavecchia

Token pres. Apheliion Italian Tour 2014/15:
06.12.2014 The Roof, Monopoli
12.12.2014 Container @ Brancaleone, Rome
14.02.2015 Shame @ Pika Club, Verona
13.03.2015 Goa Club, Rome

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