Fre”KK”uencies Suggestions: Speciale Wave Gotik Treffen 2025

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In questo principio di non estate cosa c’è di meglio se non andare a prendere la tintarella sotto il sole nero di Lipsia per il Wave Gotik Treffen festival dal 6 al 9 giugno?
Una lineup troppo affollata per seguirla senza una guida, così eccovi i nostri suggerimenti per godervi appieno l’esperienza!

Dal passato glorioso della prima metà degli anni ’80, ma ancora oggi musicalmente validi, vi proponiamo i live di Vomito Negro (B) per l’ebm, Psyche (CDN) per il synth pop e la darkwave elettronica, And Also The Trees (UK) per chi predilige il gothic sound influenzato dalla dimensione rurale e dalle atmosfere fuori dal tempo (non per nulla furono scelti dai Cure per l’apertura dei loro concerti) e Linear Movement (B), conosciuti anche per osmosi musicale con il progetto Autumn, se amate i suoni sintetici che si fanno più minimali. Imperdibile la reunion del colosso svedese EBM Pouppee Fabrikk (S), band che esordisce nel 1989 e si fa spazio nel decennio successivo.
Abbiamo ascoltato tutti questi gruppi dal vivo in Belgio in uno spazio temporale che parte dall’ultima decina di anni, tranne i L.M. applauditi nel 2023 all’Ombra festival a Barcellona e i britannici apprezzati tre settimane fa nella bergamasca.
Per quanto riguarda le novità che abbiamo potuto testare in presenza, consigliamo di assistere alle performance sia dei Sixth June (D/SRB) da Belgrado, sia dei Linea Aspera (AUS/UK), dato che nei 10/15 anni appena trascorsi, si sono imposti nella scena pop sintetica e si sono messi in evidenza rispetto a tante proposte tutte uguali a sé stesse e troppo di derivazione.
Segnaliamo di quest’ultimo complesso anche il solo project della cantante australiana con l’alias di Zanias o in formazione a due come Keluar.
I Light Asylum (USA) mostrano di essere convincenti ben oltre la loro hit clamorosa “Dark Allies” ed infine non si possono mancare i set di Turquoise Days (UK) e Stahlnetz (D). Il motivo è che entrambe le compagini sono state nicchie seminali per lo sviluppo di determinate sonorità sintetiche, con approccio più algido da parte dei tedeschi.
Tuttavia se da un lato è molto insolito poterseli godere su un palco, dall’altro non ne possiamo attualmente garantire lo stato dell’arte.
Infine anche se la frangia più estrema ed intransigente in quota noise (The Sodality e Whitehouse) ha voltato in parte le spalle a William Bennett, la ricerca spasmodica sulle ritmiche che ha effettuato Cut Hands (UK) non è da sottovalutare.

Simone KK Deambrogi