Beats Tips Boutique Vol. 37

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Koichi Shimizu – Wholetone EP (Holotone)

Scienza, filosofia e spiritualità digitale sono le colonne del suono elettronico contemporaneo. Bisogna andare oltre gli schemi mentali in cui la società ci confina per scoprire una differente visione del mondo che ci circonda e, nello specifico, individuare un approccio originale a un’arte diventata sempre più catena di montaggio, adatta a rappresentare i peggiori difetti dell’era internettiana. Per la seconda uscita su Holotone, Daniele Antezza è partito per un viaggio all’insegna del melting pot culturale che parte dal Giappone, si ferma a New York e termina a Bangkok. Queste infatti sono le tappe in cui si è formato Koichi Shimizu. Ingegnere del suono di talento, il giovane Giapponese si muove tra film e rumori manipolati, racconta di un futuro perversamente cibernetico (Oriens) e vagabondaggi virtuali grazie a jack nel cervello (Rumble). FK insieme a sYn alias Federico Nitti (già visual artist per Inner8 e Shapednoise) si manifesta come una sottile barriera tra il mondo reale e la Rete alterando la percezione sensoriale. Wholetone è la digital bonus: un anthem rave decostruito che non si pavoneggia a divertissement intellettuale anzi, spinge sul dancefloor con una mitragliata di beat. Un disco ispirato e di impatto da non lasciarsi scappare.

Morkebla – A Field Of Secondary Craters (Czaszka Records)

Ancora una cassetta per Alberto Rosso che stavolta ha a disposizione lo spazio di cinque tracce per esporre il suo punto di vista sul rapporto tra musica, spazio ed emozioni. Rumori e armonie si spiegano lungo un percorso caratterizzato da atmosfere cupe attraversate da lampi di lirismo onirico.
The ground under my feet became water apre il portale sull’ignoto, da cui si possono ascoltare gelidi sospiri  e fruscii di anime perse nel suono. Il sole filtra nella cristallina Snow canvas, traccia idm zuccherina che si spegne nella breve malinconia acida di Infrared Ice image.
Quitland della label danese Posh Isolation firma un remix vapour di Snow canvas, enfatizzandone la drammaticità.
Titoli di coda sulla lunga suite di Subemerged dunes, soundscape di ispirazione Tangerine Dream che cita i grandi temi classici delle correnti cosmiche e ambient mantenendo una posizione personale.
Ancora una volta Morkebla dimostra le sue ottime qualità produttive sfoggiando un sound liscio e lucente; soppesa ogni singolo elemento e da vita a un corpo organico. Una certezza per l’attuale scena elettronica made in Italy.

Mudwise/Voltair – Split Series vol. 1 (Random Numbers)

Per inaugurare la nuova serie su cassetta della bolognese Random Numbers sono stati convocati Mudwise e Voltair.
Un lato a testa da una ventina di minuti per darsi battaglia fino all’ultimo modulo.
Voltair preferisce dipingere una tela ambient servendosi di rilassanti accordi ipnotici in costante evoluzione (Parasite), Mudwise opta per una trama fantascientifica dirigendosi verso la Nebulosa di Andromeda con un sound denso e penetrante (Fūrin).
La cassetta è disponibile in edizione limitata 100 copie, ed è un’ottima occasione per scoprire nuove galassie non lontano da casa nostra. 

Kill Ref – Night Speaker (KR/LF Records) 

Tratte da una session live, le nuove tracce di Alessandro Signore aka Kill Ref spingono sull’acceleratore di una techno d’assalto senza soluzione di continuità. La title track corre a fari spenti senza preoccuparsi di finire la benzina in mezzo al nulla, Sight notch offre invece un taglio più ipnotico senza diminuire l’adrenalina prescritta. Lowering sight infine riprende la metafora della guerriglia urbana. Sul lato B Developer rivista Cloudlike alla sua maniera rendendola ossessivamente metallica, e Charlton gioca con dinamiche swing su Sight notch.

Moodwel – ExPlore EP (Toys for Kids Records)

Una melodia lisergica battezza il debutto discografico di questo duo toscano balzato agli onori della cronaca durante l’anteprima del RoBOt festival. In quattro brani i Moodwel si dimostrano un po’ Ash Ra Tempel un po’ Innervisions; il disco si distingue per la piacevolezza da ascolto a occhi chiusi. Un viaggio psichedelico con colori soffici ma intensi.
La musica si prende tutto il tempo necessario per compiere il suo incantesimo, sorretta da un ammiccante 4/4 che scioglie inibizioni e trascinata via da una chitarra ecstatica. Chiude in bellezza il remix progressivo di Dat Vila pronto per far sognare il dancefloor. Ne vogliamo ancora!

Federico Spadavecchia

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