Esce Synth Studies II la nuova cassetta di Aidan Baker

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Esce oggi su cassetta (e in digital download su Bandcamp) Synth Studies II di Aidan Baker su Manyfeetunder/Concrete, la label irpina guidata da Vincenzo Nava e Anacleto Vitolo.
Baker non è una nuova acquisizione, infatti già nel novembre del 2014, per il catalogo digital di MFU, era uscito “Andagainandagain – Live at Czech Centre” un take dal vivo registrato alla radio Nazionale Bulgara.

Per Synth Studies II però il canadese lascia a casa gli strumenti per tornare, come aveva già fatto nel 2013 per il primo volume pubblicato sulla sua Broken Spine Productions, a sperimentare sonorità di sintesi. Il prolifico Baker con le sue numerose release è a ragion veduta un frequentatore di tutti i territori musicali contemporanei con le sue varie incursioni nei territori shoegaze, ambient, post-rock, krautrock, industrial e tanti altri generi meno “codificati” ma il drone-ambient sembra essere il suo territorio privilegiato, la sua casa-base a cui fa spesso ritorno.

L’isolazionismo sonoro del lavoro su MFU riporta subito alla mente “Aneira” lavoro rilasciato su un’altra label nostrana, la Glacial Movements, qualche tempo fa (in particolare la traccia Drone III) ma con un ascolto attento non sfuggono alcuni caratteri presenti nel progetto B/B/S, il progetto a tre di Baker con Belfi e Skodvin (è il caso degli arpeggi di synth appena accennati sullo sfondo in Melody III).

In generale l’album potrebbe essere considerato come un blocco unico suddiviso in 4 tempi in cui i movimenti sonori che partono da respiri sotterranei per giungere ad apnee aeree in cui il suono sembra congelarsi e immobilizzarsi per poi mutare di nuovo attraverso oscillazioni proteiformi che si agitano su tappeti di droni in continuo e lento movimento e che prendono e mutano forma minuto dopo minuto.

Il packaging è curato da Andrea Maioli, altro membro della famiglia Manyfeetunder.

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