Asolo Art Film Festival presenta: VivoVIDEO

0
1654

Asolo Art Film Festival sabato 16 Settembre presenta un vero e proprio evento nell’evento, che schiera alcuni dei più grandi nomi dell’arte digitale italiana.
Con Alessandro Amaducci, CitronLunardi,Igor Imhoff, Eleonora Manca,Raffaella Rivi, Filippo Scaboro.

In dettaglio:

FILIPPO SCABORO, GAME ART
Uno dei più innovativi e produttivi game artist contemporanei, sempre all’avanguardia su tematiche e materiali. Scaboro associa ad un’assoluta precisione di citazioni e dettagli una sferzante nota ironica, che deride con arguzia il diffuso autocompiacimento della società attuale.

RAFFAELLA RIVI, DIRE FARE BACIARE _ Lettera e Testamento, installazione immersiva
Il gioco della nostra infanzia trasposto in una sequenza di azioni, che pongono al centro del loro essere la relazione con l’altro da sé. Un’avventura immaginativa per riflettere sulle difficoltà del comunicare, del comunicarsi.

ELEONORA MANCA, PARTORIR(SI), 2015, 10′ 14”, videoinstallazione
“Sono nata tanto
e doppiamente ho sofferto
nella memoria di qui e di là” (Alejandra Pizarnik)
Nove mesi nel dolore. Nove mesi durante i quali sono stata scissa dal mio corpo. Nove mesi, come in una gestazione. Nove mesi che hanno portato al nuovo parto di me. E.M.

IGOR IMHOFF, ANAFORA, 2016, 19′, video installazione interattiva multicanale
Furono grotte e caverne i primi cinema della storia. Con le pitture rupestri, l’uomo lasciò impressa sulla roccia la prima forma di “messa in scena” cinematografica di fatti accaduti: storie di caccia, rituali, raffigurazioni umane e animali e non solo. Infatti con le tecnologie digitali e a software specifici il segno si caratterizza maggiormente grazie al movimento al suono e all’interazione. La grotta diventa viva rivelando l’atavica propensione al movimento dell’uomo. I.I.

CITRON/LUNARDI, TERRA!, installazione immersiva
Le barche d’oro, gioco di bimbo, sono i sogni di tutti noi di avere una vita migliore. Tutti noi siamo migranti. La nostra condizione umana è per sua natura migrante.

ALESSANDRO AMADUCCI, ELECTRIC SELF ANTHOLOGY
“Dall’altra parte dello schermo” (come si diceva in un vecchio film di fantascienza) c’è qualcosa che sviluppa un suo inconscio: un inconscio tecnologico, lo specchio rovesciato e trasparente del nostro mondo trasformato nell’universo di numeri del “mondo al di là”. I computer sognano? A.A.

  1. Post Rebis, 2016, 03′ 39”
  2. I Am Yor Database, 2014, 03′ 52”
  3. BLack Data, 2012, 4′ 00”
  4. In the Cave (of Technology), 2013, 5’40’’
  5. Shedding, 2010, 7′ 00”
  6. Pagan Inner, 2010, 6′ 30”
  7. A Tell-Tale Heart, 2010, 3′ 30”
  8. BLOODSTREAM, 2010, 7’30
  9. Fear of Me, 2008-2017, 6′
  10. Flesh Paths, 2007, 7′
  11. The Web, 2007, 7′
  12. Discussion on Death, 2006, 7′
  13. Electric Self, 2006-2016, 4′

Per info: http://www.asoloartfilmfestival.com/

Comunicato stampa

.

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here