Discepoli del Chaos: Intervista a Fabrizio Rossi (Fire at Work)

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Fabrizio Rossi fa parte del duo Fire at Work ed anima da più di un decennio la label Stirpe 999.

Ciao Fabrizio. Partiamo dalle release, “Framgment”, uscito due settimane fa su chiavetta usb. Ci riporta ad un suono tra la tradizione electro romana ma ha anche un feeling alla Rephlex.

Fin da principio questa era la direzione scelta per “Fragment”: non è un caso che la release trovi il suo kernel proprio nella presenza di artisti romani e della scuderia Rephlex.
Volevamo ribadire la nostra identità: il legame con il suono romano non lo abbiamo mai negato, anzi siamo orgogliosi quando ci viene riconosciuto che ne rappresentiamo una delle varie declinazioni, così come è innegabile la relazione con la storica scena inglese. Nel corso degli anni abbiamo avuto la possibilità di confrontarci con vari artisti del circuito Rephlex/Planet Mu; questo ci ha permesso di crescere e fidelizzare un pubblico specifico, al quale ci rivolgiamo con questa release, tornando su ritmiche spezzate dopo alcune uscite prettamente 4/4.

Ad Ruina imperii  invece vede la presenza di due brani technoidi di Fire at work e Lamanna (il primo più dronoso, il secondo più industriale) e di uno straordinario brano spaccato di Somatic Responses. Qua il suono è diverso, c’è un ritorno alla techno in città? Techno CH intendo?

Parlare di un ritorno della techno a Roma lo trovo fuori luogo. La techno scura e – almeno a tratti – industriale è da sempre una delle declinazioni tipiche del suono romano, basti pensare alle produzioni della prima ondata.
Sebbene negli ultimi 10 / 15 anni – sopratutto nel circuito più underground – si siano affermati anche altre espressioni del linguaggio elettronico; è innegabile che questa impronta abbia continuato a caratterizzare molte delle produzioni capitoline. Per quel che riguarda specificatamente Fire At Work mi rendo conto che una traccia in 4/4 possa spiazzare il nostro pubblico, ma abbiamo sempre considerato necessario violare i confini tra i differenti generi, evitando di ragionare per compartimenti stagni ed anzi ricercando il denominatore comune tra le differenti release nelle atmosfere proposte, piuttosto che impegnarci nel mero esercizio di stile.

L’ultima produzione, “Disciples of chaos”, uscita or ora su vinile, mi è piaciuta molto. Il lato A vede la presenza di due tracce techno industriali (Lamanna + S.Grimaldi e F.a.w.) più dance che nel vinile precedente, mentre il lato B raccoglie pazzi che spaziano dalla acid scura e industriale di Drvg Cvltvre, al notevole brano braindance di Valerio Moscatelli (il mio preferito), al pezzo di chiusura di Zone Demersale, che mischia con sapienza drone, cinema, techno.

Disciples of chaos” – contrariamente alle altre due release – ha una matrice chiaramente raw techno.
Tutto si sviluppa intorno alle tracce Fire At Work / Lamanna / Drvg Cvltvre che a nostro avviso rappresentavano una triade coerente e accattivante. Le altre tracce sono state selezionate per bilanciare la release,così da costruire un’unica dimensione senza però limitarsi al dance oriented.
Sia la traccia di Zone Demersale che quella di Valerio Moscatelli rispondono egregiamente a questa esigenza ed è stato stimolante confrontasi, poiché entrambi dotati di una forte identità dal punto di vista compositivo;
Una qualità importante che però può rivelarsi di difficile gestione nel caso di un Various Artist…è stato bello constatare come – al contrario – tutto abbia preso forma in modo naturale.

Pensate di seguire questa linea?

Contiamo di proseguire sia con i various artist in collaborazione con Love Blast di Lamanna che con quelli su usb key mantenendo probabilmente la stessa linea; questo significa concentrare le proposte più industriali e mixabili nelle release su vinile, riservando quelle più electro/i.d.m al supporto usb che si presta bene a linguaggi musicali caratterizzati anche esteticamente da una relazione profonda con i dispositivi digitali. La direzione continuerà ad essere la medesima, eclettica fin là dove la coerenza lo permette. Non so cosa avrò voglia di produrre in termini di “genere”, né ho voglia di chiedermelo: questo è un viaggio lungo – conosco bene la mia meta ma mi riservo la possibilità di scegliere la strada di volta in volta più allettante – quella dove perdersi è più semplice e piacevole.

Quali sono i prossimi progetti di Stirpe999?

Abbiamo in serbo due step importanti per il prossimo autunno.
Per quel che riguarda Stirpe999 tra settembre ed ottobre uscirà il prossimo lavoro Fire At Work, che vede un ritorno al broken beats sebbene in una visione più minimale e sospesa. Una release industriale e profonda arricchita dai remix di Positive Centre & Dadub. Un’altra bellissima opportunità ci è stata concessa dalla neonata Scuderia, una delle nuove realtà romane di cui avete già parlato in occasione della prima uscita con Lamanna & Unit Moebius Anonymous.
In questo caso parliamo di pura raw techno ed ancora una volta ci sarà un cameo d’eccezione, un remix a cura del mitico Mike Dred.

Pablito El Drito

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