Forevergreen.fm presenta: Electropark ’13

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Quando si pensa a Genova di solito vengono in mente la fugassa, il pesto, l’acquario o i cantautori, mentre la musica elettronica non è mai riuscita davvero ad imporsi al di fuori del circuito underground. Certo ci sono state serate e locali entrati nel mito della club culture, ma restando comunque confinate nel ristretto recinto degli appassionati.
Forevergreen.fm è la bandiera sotto cui si è riunito un gruppo di amici col folle, quanto meno in apparenza, intento di promuovere e divulgare l’ars elettronica sperimentando soluzioni di vario tipo per coinvolgere pienamente la città.
In appena tre anni circa sono passati dalle feste nella campagna di Pavia, a gestire luoghi cardine del capoluogo ligure come il Palazzo Ducale, piazza Matteotti ed il Teatro della Tosse.
Hanno inoltre coordinato un ciclo di one nights denominate Disc Over, ed avviato una propria etichetta discografica.
I progetti più importanti messi in piedi da questi ragazzi sono il festival Electropark ed il concorso per artisti emergenti Make Your Sound!.
Electropark si è sviluppato in maniera atipica rispetto ai suoi concorrenti assumendo nel tempo diverse connotazioni, provando a gettare i germogli anche a fuori regione, ma soprattutto instaurando un dialogo con le istituzioni fino alla collaborazione fondamentale con Sala Dogana e il Goethe Institut, da sempre in prima linea nella sponsorizzazione di un genere musicale divenuto un simbolo della tradizione tedesca.
Oggi è anche partner del Festival della Scienza, la principale manifestazione culturale genovese.

Nonostante la proposta in lineup di qualche nome Pop, il suo successo è stato decretato dalle scelte più coraggiose (i Riga a martellare davanti al Ducale, i workshop di altissimo livello cui hanno partecipato figure di spicco come Giorgio Sancristoforo).
L’ultima edizione alla luce della Lanterna è andata in scena tra maggio e novembre.
Il tema dell’appuntamento primaverile è stato il rapporto tra techno e jazz: sul palco del Teatro della Tosse le note misteriose dell’hang drum di Marco Selevaggio hanno aperto la strada alla première mondiale della jam tra Bugge Wesseltoft, forse il miglior pianista jazz contemporaneo attualmente in circolazione, e Christian Prommer alle percussioni.
Tra fughe malinconiche e riletture di grandi classici detroitiani il pubblico resta incantato per oltre due ore!
Nel freddo autunnale le occasioni per fare festa diventano addirittura tre, a partire dalla conclusione del contest vinto da Gianluca MileSound Bass grazie ad un potente sound post rave.
Il giorno seguente è la volta di una leggenda della dubtech, il cofondatore della Kompakt records di Colonia Wolfgang Voigt, che all’interno della Claque in Agorà presenta la sua ultima incarnazione: Rückverzauberung, un flusso di droni ambient che affogano musica classica e riferimenti kraut nel dub etereo di GAS.

Prima di lui il live audio/video dei MUVIC, plays with Alice, interazione electro-acustica sullo sfondo del film capolavoro di Jan Svankmajer (1987).
Il gran finale si è tenuto sabato scorso ed è stato un trionfo: introdotto dal vincitore del primo Make Your Sound! Riccardo Bazzoni con uno show intitolato Fragments Of Human Experiences, il protagonista assoluto del festival è Carsten Nicolai alias Alva Noto.
Il co-owner della Raster Noton si esibisce in una performance che comprende l’ultimo album solista, Univrs, e le sciabolate in coppia con Byetone come Diamond Version.
Stallattiti glitch e affilate linee di basso, in cui s’intravede il riflesso dei Kraftwerk, esaltano un club sold out mandato in delirio da video alienanti.
Se l’impianto fosse stato appena più alto si sarebbe raggiunta l’estasi!
La standing ovation su cui scorrono i titoli di coda è sì il riconoscimento per il lavoro svolto, ma deve essere soprattutto un incentivo per Forevergreen.fm a rimettersi in gioco alzando ancora di qualche tacca l’asticella, perchè la strada intrapresa è quella giusta e non bisogna fermarsi sul più bello.

Federico Spadavecchia

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